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L’ampio ventaglio delle tecniche endovascolari si è accresciuto in questi anni con la possibilità tecnica di effettuare accessi un tempo considerati eterodossi: arteria poplitea, quelle della gamba e del piede.
Le indicazioni e i risultati sono ormai codificati E nell’attività clinica quotidiana l’utilizzo di un accesso distale per ricanalizzare vasi sotto o sopra-genicolari è considerata pratica abituale se pure non frequente.
Di questo e di molto altro ancora si è parlato in occasione del meeting IESIR “Dal letto del paziente alla sala interventistica”, che si è tenuto a Milano lo scorso 10 e 11 novembre.